COLLETTI MARRONI IN CAP HOLDING.
DOPO CHE ABBIAMO VISIONATO LA DOCUMENTAZIONE RELATIVA ALL’ACQUA FORNITACI DAI SANDON, SIAMO RIMASTI DAVVERO BASITI…
Prima però di parlare dei “colletti marroni” (LINK) che si nascondono dietro la società pubblica che gestisce il servizio idrico integrato di Città Metropolitana di Milano, dobbiamo fare una premessa.
Nel caso che andremo a raccontare e documentare non sono principalmente i Sandon ad essere danneggiati bensì la stessa Cap Holding spa e lo stesso Stato italiano per mancata fatturazione.
Sapete quante fatture per la fornitura dell’acqua sono arrivate ai Sandon in 11 anni? ZERO!
Tutto ha inizio nel 2010 , con la costruzione dell’immobile di Bernate Ticino da parte della Borgo dell’Orso del “fallito” Alessandro Boris (link).
Il Boris necessitando dell’acqua per il cantiere, stipula con l’allora ASM ( Azienda Speciale Multiservizi srl) un contratto , per la fornitura di acqua.
Già dalla fattura, recuperata con difficoltà, quello che salta all’occhio è la mancanza di un indirizzo preciso del posizionamento del contatore, segnale premonitore delle azioni torbide che si sarebbero succedute.
Il contatore appunto.
Sapete dove si trova il contatore dell’acqua dell’immobile dei Sandon?
Si trova sulla parallela via Don Mosconi nascosto dalla fitta vegetazione sotto un traliccio dell’alta tensione completamente incustodito!
Proprio perchè incustodito, possibile oggetto di sabotaggi, infatti…
Il 1 luglio 2014 i Sandon inviano una PEC ad Amiacque srl ( Gruppocap) per richiedere la regolarizzazione della fornitura di acqua potabile:
Occorre aspettare fino a settembre 2014 per ottenere , la sostituzione del vecchio contatore con allaccio da 2 pollici necessario per l’impianto “misto” antincendio e uso civile.
Ma anche in questo intervento si ravvisa un atteggiamento “poco chiaro” da parte di Amiacque come documentato dalla PEC :
MIGLIAIA DI METRI CUBI?
Nel 2016 , si rifanno vivi telefonicamente i signori della Cap Holding che chiedono di conoscere i metri cubi segnalati dal contatore, meglio se corredati di fotografia perchè pronti ad emettere la bolletta…
Quando i Sandon vanno in via Don Mosconi e vedono i mc indicati dal contatore gli prende un colpo!
Il contatore segnava un consumo abnorme di migliaia di mc, che neppure se si fossero riempite tutte le piscine di Milano!
Dato che un tale consumo era impossibile, se davvero ci fosse stata una perdita di quelle dimensioni sia l’immobile dei Sandon che la vicina officina dei F.lli Garavaglia sarebbero crollati in una palude..
E’ però curioso analizzare l’antefatto alla tardiva ed improvvisa chiamata della Cap Holding, per conoscere il consumo idrico.
LA FOSSA DI PRIMA PIOGGIA E L’ORDINANZA DEL CHIARAMONTE.
A seguito della strana ordinanza dell’allora Sindaco di Bernate Ticino Osvaldo Chiaramonte, che abbiamo documentato nell’articolo “…Osvaldo che razza di ordinanza facisti” (link) I Sandon andando a rivedere la documentazione sul loro allaccio fognario si accorgono che la fossa di prima pioggia , obbligatoria per legge e richiamata nell’ordinanza del Chiaramonte, non c’è!
Ricordandosi però della sua realizzazione, interpellano il direttore dei lavori dell’epoca, che chiameremo “il cacciatore”, il quale conferma l’esistenza della fossa di prima pioggia.
Perchè allora tale fossa non è disegnata sulle carte depositate in Comune?
Il cacciatore giustifica la cosa come un refuso e decide, prima di preparare i nuovi disegni, di fare un sopralluogo per verificare il senso di scorrimento dell’acqua all’interno delle condotte interrate in Litoart (!?!)
Il cacciatore durante il sopralluogo chiede che vengano riempite tutte le vasche di raccolta dell’acqua piovana utilizzando gli idranti dell’antincendio.
Racconta Sandon: “La richiesta dell’ing.(omissis) mi sembrò davvero curiosa, comunque acconsentimmo anche se poi non si concretizzò a causa di un guasto improvviso della pompa antincendio… a posteriori posso dire che è stata davvero una coincidenza fortunata. Il fatto accadde proprio pochi giorni prima della chiamata da parte di Cap Holding per conoscere il consumo di acqua, e dato che era tutto secco perchè da parecchio che non pioveva, se avessimo riempito tutte le vasche di acqua come richiesto dall’ing. (omissis) avremmo avuto maggiori difficoltà a dimostrare a Cap Holding che i milioni di mc del contatore non erano dovuti ad una perdita!”
Ma guarda un po’, le coincidenze … e complimenti al cacciatore, davvero un bel pirla!
E possibile che il cacciatore avesse avuto ordini da qualcuno per non realizzare la fossa di prima pioggia, ordine disatteso nella sostanza, avendo avuto solamente il coraggio di non disegnarla, cosa che verosimilmente ha scatenato l’ordinanza “ad minkiam” dell’Osvaldo.
Essendo stata un’ordinanza “a salve”, ed avendo noi di Malagenta.it acceso i riflettori sulle anomalie della stessa, ci ha pensato la finta opposizione dell’amico Ottolini, ha “salvare” la situazione, intervenendo a sostegno della giunta in difficoltà (link)
Ma torniamo ai colletti marroni di Cap Holding.
Continua Sandon: ” Siamo andati alla sede di Cap Holding in via Rimini a Milano, abbiamo firmato ben tre contratti di fornitura dell’acqua in presenza del nostro legale avv. Luca D’Ambrogio, ma a tutt’oggi nessuna bolletta ci è stata recapitata..”
Nel febbraio 2017 ennesimo sabotaggio al contatore di via Don Mosconi, ennesima denuncia ed ennesimi silenzi.
Tutto tace fino alla nuova ordinanza del Comune di Bernate del 2019 in collaborazione con gli amici di Cap Holding dall’oggetto evocativo:
I Sandon reagiscono con una PEC preventiva, conoscendo oramai bene i loro “polli” .
Nel frattempo i “Discepoli del Terenzio” hanno chiesto anche, guarda caso, la rimozione delle tubazioni dell’acqua…(LINK)
CONTINUA…
Lo staff di Malagenta.it