AIFA : A.SSUMIAMO I.NDAGATI FA.MOSI

LA NOTIZIA E’ DI POCHI MESI FA ( MAGGIO 2016) , ma siamo certi che sarà sfuggita ai più.

Avreste conferito ad un indagato per turbativa d’asta, proprio in ambito sanitario, una cadrega ( l’ennesima) nel CDA dell’AIFA ( Agenzia Italiana del FArmaco)?

Se avete risposto, no, ci spiace deludervi, perché è proprio quello che è successo! (link)

Nulla sulla stampa locale, che non perde mai occasione di incensare i politici di zona, Massimo Garavglia e Luca Del Gobbo su tutti.

Niente neppure sul sito web del diretto interessato ( www.massimogaravaglia.net).

Insomma la notizia la si è voluta far passare sottotraccia.

I fatti:

Il 26 gennaio 2016 il leghista Massimo Garavaglia, già eletto nel 2015 Presidente del comitato di settore sanità delle Regioni (link) , riceve una richiesta di rinvio a giudizio per turbativa d’asta e abuso di atto d’ufficio.

Il procedimento, sarebbe connesso ad un altro processo già in corso che ha portato agli arresti domiciliari l’assessore regionale alla sanità lombarda Mario Mantovani.

Il Massimo avrebbe chiesto al Mario un intervento al fine di evitare l’aggiudicazione di una gara d’appalto per il servizio di trasporto di soggetti nefropatici sottoposti a dialisi (importo 11 milioni) che la ASL Milano 1 aveva già affidato alla First Aid One Italia con sede a Ospiate di Bollate (MI)    .

I pubblici ministeri nell’ambito dell’inchiesta scrivono: “Garavaglia e Mantovani, interferendo con l’azione amministrativa, procuravano un ingiusto vantaggio alla Onlus Croce Azzurra Ticino (link), di fatto prorogando un affidamento in convenzione, con aggravanti determinate dalla funzione di pubblico ufficio svolto dai due assessori regionali”.

A seguito di tale procedimento giudiziario, Garavaglia non solo non si dimesso ma ha ottenuto cariche strategiche, oltre che prestigiose.

A scagliarsi contro la nomina di garavaglia nel CDA di AIFA è il M5S con un’interrogazione di Massimo Enrico Baroni 

Nell’interrogazione parlamentare si legge  “il combinato disposto tra l’aver disatteso un principio primario, quale quello dell’autonomia dell’ente pubblico (AIFA ndr), e la forza dell’assessore nel riuscire a stravolgere le regole delle pubbliche gare per favorire associazioni vicine al suo schieramento politico, potrebbero compromettere il buon funzionamento dell’ente pubblico”. Un ente, l’Aifa, inserito peraltro nel delicato perimetro del sistema sanitario, che Raffaele Cantone (presidente dell’autorità nazionale anticorruzione) definisce “da sempre oggetto di interesse da parte del malaffare e di gruppi affaristici”.

L’interrogazione chiede al Presidente Renzi, al Ministro della salute Lorenzin, al Ministro del Lavoro Poletti, al Ministro dell’economia Padoan e al Ministro della P.A. Madia, se: ritengano di adottare iniziative di competenza per pervenire alla revoca della nomina del dottor Garavaglia poiché, esistono, gravi circostanze di inopportunità nella nomina del medesimo a membro del consigli d’amministrazione dell’AIFA e se non intendano assumere ogni iniziativa di competenza affinché simili circostanze non si replichino in futuro. (link)

Secondo voi cosa risponderà il Governo?

Potete leggere l’articolo completo su: www.romacapitale.net    ( L’articolo scomodo è stato misteriosamente rimosso)

Lo Staff di Malagenta.it