GLI “INFILTRATI” POLITICI NELLA P.A.

CI SONO NORME CHE CONSENTONO DI ENTRARE per spinta politica nello staff del sindaco e negli enti pubblici come incaricato di FIDUCIA:

Ci riferiamo all’art.90 e all’art.110 del D.Lgs 267/2000 ( link)

Uno di coloro che sono stati assunti con nomina ex art.90 D.Lgs 267/2000 è stato Luca Odevaine ( qui sotto nella foto con Buzzi).

Tali norme consentono agli enti locali di incaricare (sempre, ma per applicazione illegittima, senza concorsi) dirigenti a tempo determinato, assunti direttamente dall’organo di governo, sovente per mera condivisione di appartenenza o interessi politici.

E’ evidente l’incostituzionalità di norme come quelle citate, che consentono alla politica di mettere i propri uomini nei tessuti del potere, violando il principio discendente dagli articoli 97 e 98 della Costituzione (link), di separazione tra iniziativa politica e concreta gestione, secondo il quale gli organi di governo dovrebbero concentrarsi nella definizione del programma politico, mentre la concreta gestione operativa deve spettare ad un apparato amministrativo, obbligato sì ad attuare i dettami politici, ma nel rispetto dei principi di imparzialità ed efficienza amministrativa.

Principi evidentemente messi molto a repentaglio dalla circostanza che a gestire siano uomini o donne “di parte”, reclutati esattamente per la loro appartenenza e per la garanzia che offrono di perseguire interessi specifici di colui che li ha assunti, più che per la perizia tecnica e l’atteggiamento imparziale nello svolgere la propria attività.

Per di più, in determinate circostanze, queste norme sono la via principale per la malavita organizzata, capace di condizionare pesantemente la cosa pubblica a scapito della cittadinanza.

Lo “staff” del sindaco, ad esempio, altro non dovrebbe essere se non un ufficio particolare e dedicato all’attività di questo organo, non un sistema per reclutare dall’esterno, senza concorsi, “amici” e clienti, quando non addirittura esponenti di strutture appartenenti alla criminalità organizzata.

I dirigenti pubblici, vista la delicatezza delle loro funzioni e competenze, mai dovrebbero essere frutto di assunzione politica.

Per quanto sopra, nell’immaginare grossi interessi privati di edificazione di ambito sovra comunale, e’ fondamentale vigilare sull’operato dei dirigenti pubblici, con incarichi strategici e magari con più poltrone nei comuni di interesse.

Lo staff di Malgenta.it