P.L.I.S. DEL GELSO: Progetto Lucrativo Intenzionalmente Speculativo

NOI DI MALAGENTA.IT  lo abbiamo detto in tutte le salse ed in tempi non sospetti: il PLIS del Gelso è nato con ben altre finalità che non la sbandierata tutela ambientale!

Il recente consiglio comunale  a Santo Stefano Ticino ci dà lo spunto per ritornare sull’argomento.

Il PLIS del Gelso è stato concepito, da Massimo Garavaglia oramai 10 anni fa (link).

Già la forma di questo parco è tutta un programma, più che un parco sembra un gruviera..ma come accidenti si fa a realizzare un parco così?

Ma questa forma, diciamo, singolare, ha in se le “prove” della vera finalità del parco.

Tenete presente che se siete proprietari di un terreno all’interno del PLIS del Gelso, la vostra volumetria è stata completamente azzerata, questo significa che non ci potete costruire sopra neppure la cuccia per il vostro cane!

Ma la stessa volumetria non viene persa, bensì trasferita altrove, come?

Attraverso il PGT , la si potrà trasferire da un’altra parte, ad esempio all’interno del tessuto urbano.

E’ quanto accaduto a Santo Stefano Ticino dove la volumetria, sotto l’amministrazione dell’allora Sindaco Augusto Grillo è stata trasferita all’interno del paese, consentendo così di costruire pure sopra le rotatorie!

Se volete approfondire, avevamo già scritto di questo qui (link)

Cementificazione finita a Santo Stefano?

Tutt’altro!

Sembra proprio che uno dei “discepoli” politici del Mario (link), l’attuale sindaco Dario Tunesi, abbia voglia di far colare ancora un bel po’ di cemento sul suolo stefanese e la leva che sarà  utilizzata sarà ancora una volta il PLIS del Gelso!

L’amministrazione Tunesi ha infatti rinnovato la convenzione di adesione al PLIS.

Il secondo passaggio sarà quello di acquisire nuove aree pubbliche da vincolare destinandole al PLIS.

Il terzo passaggio sarà forse trasferirne la volumetria sulle aree di proprietà dei soliti noti ?

Qualcosa di simile si è già verificato in passato e proprio a Santo Stefano Ticino.

Basta andare a vedere la storia del primo “buco”, ovvero l’area lasciata incredibilmente  libera ed esclusa dai vincoli del parco, qui sotto.

plis-del-gelso-area-ex-ultrocchi

Questo terreno dove ora sorge la Citterio, era di proprietà della nota famiglia Ultrocchi (link)

Potevano i terreni della famiglia Ultrocchi vedersi azzerare l’edificabilità come un qualsiasi altro cittadino sfigato?

Se ci spostiamo più a nord, ad Ossona, troviamo un altro “buco”, lasciato insolitamente libero.

Come sapete, nel tempo, questo “buco” è stato tappato dalla mega costruzione dell’oramai ex Bertola Store!

plis-del-gelso-area-bertola

Ma questo è il passato, cosa ci riserverà il futuro (prossimo)?

Ebbene c’è un ultimo “buco” che dovrà essere occupato ad hoc.

Una vera ciliegina sulla torta, l’ultimo tassello, il più ghiotto, quello che doveva essere l’opera massima del Massimo!

La zona è quella che si trova tra Marcallo – Mesero e Bernate Ticino nell’area occupata (ancora per poco) dalla Carlo Gavazzi.

Se guardate bene  qui sotto, si tratta dell’innesto perfetto del famoso faraonico piano integrato (link)

plis-del-gelso-area-piano-integrato2

Dieci anni fa il Massimo lo aveva sognato, ora con la complicità di molti, rischia la completa realizzazione.

Un piano decennale davvero ben congegnato, che cementificherà una bella fetta del Parco del Ticino, con buona pace degli ambientalisti.

Lo staff di Malagenta.it