CASOREZZO: LA TERRA DEI FUOCHI DEL NORD?

NELLA SERATA DEL 26 APRILE 2017 pubblicizzata dalla locandina qui sotto, noi c’eravamo.

Siamo arrivati verso le 09:30 perchè, senza navigatore, non riuscivamo a trovare la Sala Polivalente,  ma poi ad un tratto una luce sfolgorante ci ha attratti verso il luogo dell’assemblea pubblica e da lì abbiamo subito capito che era presente anche LUI, si proprio l'”onnipotente” ( e onnipresente) Giovanni Castelli, in veste di presidente del Parco del Roccolo.

Siamo intervenuti alla serata perchè eravamo curiosi di vedere con quanta maestria  e consumato “voltagabbanismo”, coloro che già avevamo invitato a ringraziare per il primo via libera alla nuova discarica, sarebbero stati capaci di cambiare pelle ed erigersi a fieri paladini dell’ambiente”.

Se ve lo siete persi, andatevi a leggere il nostro articolo del 25 luglio 2016:

CASOREZZO: PER LA DISCARICA GUARDA CHI RINGRAZIARE…

Il 12 aprile 2017, dopo mesi dal via libera, Città Metropolitana fa un’inversione ad U, e nella Conferenza dei Servizi dice No al progetto della Solter srl (link) .

Il diniego poggia principalmente su tre punti, che nella serata del 26 sono stati illustrati,

UNO:  Non ci sono i 2 mt. di distanza tra il fondo della NUOVA discarica ed il punto più alto che raggiunge la falda acquifera.

Per di più è stato osservato in questi anni in tutto l’ovest milanese la falda tende a salire.

DUE: Non ci sono i 50 metri di distanza dalla VECCHIA discarica.( link)

TRE: Non ci sono i 300 metri di distanza dalle coltivazioni di riso.

Insomma  questione di metri.

Ma credete davvero che il business dei rifiuti si ferma per qualche metro in meno ?

E infatti, guarda un po’, proprio il 26 aprile  2017 cioè nello stesso giorno dell’assemblea pubblica, sono arrivate le controdeduzioni della Solter!

Mister 32 pagine di curriculum Giovanni Castelli ,liquida subito l’azione di Solter come ” Le ultime volontà di un condannato a morte” a sottolineare che si tratta di un’azione disperata che non porterà a nulla.

Noi di Malagenta.it crediamo invece il contrario, perchè sappiamo bene che c’è la volontà politica di fare la discarica.

Si tratta solo di anestetizzare il dissenso dei comitati cittadini, con le vecchie e care tecniche di sempre, già applicate nel caso della Superstrada Vigevano – Malpensa.

Ricordate cosa si scriveva nel 2013 ?

Quando il dissenso è forte, prima si fa una marcia indietro tattica, poi si crea un tavolo di confronto ( Sedersi al tavolo vuol dire essere già fregati!) , infine quando sembra  che non se ne fa più nulla e tutti sono più tranquilli ( Lo scopo della serata del 26 aprile!) all’improvviso salta fuori la discarica e tanti saluti!

Il sequel sarà una serie di interviste in cui tutti si diranno attoniti, affranti e scandalizzati.

Pare già di sentirli: “Ci siamo opposti con forza ma..”, “Abbiamo fatto il possibile ma…” ecc ecc.

Pertanto vi evitiamo il “teatrino” della serata e saltiamo subito alla parte finale, quella riservata alle  domande del pubblico presente.

Un rappresentante di Legambiente, rivolgendosi all'”onnipotente” chiede ” Perchè non fare una mappatura dei prodotti biologici che si trovano all’interno del Parco del Roccolo?” e al Sindaco di Inveruno chiede: ” Perchè Inveruno non entra a far parte dei comuni del Parco del Roccolo creando un collegamento naturale con il Parco del Ticino?”

Risposte zero, avanti un’altro!

L’altro è un pensionato che chiede all'”onnipotente” : “Prima di morire vorrei vedere un’albero piantato nel sito di ripristino della discarica” 

Amen!

Lo staff di Malagenta.it