IL GESTO DELL’OMBRELLO!

C’ERA UNA VOLTA LA VIA DELL’ACQUA, UN PROGETTO AMBIZIOSO INABISSATO ( per ora) NELLA SICCITA’.

Dal sito svizzero swissinfo.ch, leggiamo: –

“10 luglio 2008 – 07:48

Letizia Moratti, sindaca del capoluogo lombardo che ospiterà l’Expo 2015, ha infatti annunciato la partecipazione di Milano al vecchio progetto dell’amministrazione di Locarno, che prevede il recupero dell’idrovia Locarno-Venezia. Un passo formalizzato con l’adesione alla nuova associazione, rinata a Locarno lo scorso 25 giugno.

Si tratta di un progetto che vale oro e non solo dal profilo turistico-culturale: i costi per ripristinare la navigazione tra Locarno, Milano e Venezia si aggirano attorno ai 380 milioni di franchi (250 milioni di euro)Secondo il presidente dell’Associazione amici dei Navigli, Empio Malara, potrà essere finanziato per un terzo dall’Unione europea….(omissis)

Un percorso fluviale di grande valore

L’idrovia Locarno-Milano-Venezia è lunga circa 540 km. Il progetto di rilancio che riguarda principalmente l’area della Lombardia, interessa 2 nazioni, 4 regioni, 12 province e 171 comuni del Nord Italia. Oggi sono facilmente navigabili solo i tratti Locarno-Arona (53 km) e Cremona-Venezia (278 km) e i 12 chilometri del Naviglio Grande tra la Darsena di Milano e Gaggiano.”(link)

Sul sito istituzionale di Regione Lombardia ( aggiornato al 09 marzo 2022) si parla di questo progetto :’Idrovia Locarno-Milano è un itinerario multimodale di valore naturalistico, monumentale e culturale che si sviluppa lungo l’asse del Lago Maggiore, del Fiume Ticino e del Naviglio Grande e abbraccia il territorio italo-svizzero. Negli ultimi anni il corso d’acqua ha subito interventi di riqualificazione e valorizzazione, grazie anche al progetto Slowmove  (di cui Regione Lombardia è partner), che promuove e agevola la percorribilità dell’Idrovia. Sul sito si parla di Ponti d’acqua verso il futuro , di sviluppo del trasporto lungo il Lago Maggiore, del Ticino ed il sistema dei canali secondo una prospettiva di rispetto ambientale e di incremento del turismo green…

TUTTO MOLTO BELLO E QUINDI?

Purtroppo quando si parla di “valore naturalistico” e “rispetto ambientale” c’è quasi sempre dietro il business del cemento, come noi di Malagenta.it evidenziamo da tempo:

A questo si deve aggiungere che attualmente di acqua non ce né più!

L’autorevole climatologo Massimiliano Pasqui lancia l’allarme siccità: “Manca troppa acqua per risanare le situazioni più estreme serve almeno un anno”, ancora :”Occorrerebbe una pioggia costante, ma non troppo intensa altrimenti non si infiltra, per un lungo periodo». Quali sono i rischi più immediati legati alla mancanza d’acqua?: «Si va dalle ripercussioni sull’agricoltura, con riduzione e alterazione delle coltivazioni, alle problematiche sanitarie legate all’acqua potabile e alla distribuzione per l’utenza umana. Ne risente anche la produzione di energia idroelettrica, ce n’è un terzo in meno. Per non parlare delle ricadute ambientali, , come la risalita del cuneo salino sul Delta del Po».

Al momento quindi, sul progettone delle vie dell’acqua, ci ha pensato il clima a fare il classico gesto dell’ombrello!

Lo staff di Malagenta.it