A.A.A. CEDESI VOTO AL MIGLIOR OFFERENTE

CINESI VOTANO SALAUn famoso servizio de “Le Iene “ di qualche tempo fa a cura di  Mauro Casciari era intitolato «Il paese all’incontrario, dove non sono i cittadini elettori a scegliere i candidati ma i candidati a scegliersi gli elettori, pagandoli».

La cronaca milanese di ieri ci ha mostrato le lunghe code composte di cinesi che andavano a votare SALA alle primarie del PD.

Alzi la mano a chi crede davvero che i cinesi si sono messi ordinatamente in coda, pagando pure, solo per votare convintamente il SalaSALA E RENZI

Quanto accaduto ieri è davvero tragicomico, ma oltre a non essere una novità ci porta a fare una riflessione su come ci si muove per avere voti in Italia.

La legge, sapete bene, vieta la ‘cessione’ della propria preferenza nell’urna elettorale  ma nel nostro paese il voto di scambio è storicamente diffuso…ricordate le scarpe spaiate di Achille Lauro? (link)

Perchè il voto di scambio? ( ripreso dal sito www.laveracronaca.com)

L’elettore di per sé è come sempre l’ultima ruota del carro; il suo voto vale poco, qualche decina di euro ma in tempo di crisi non si butta niente.

Un tempo, ma si parla di decenni fa, vendere il proprio voto poteva valere molto di più, magari anche un posto di lavoro.

Oggi con la crisi diffusa si è disposti ad accontentarsi di molto meno.      
Come funziona il voto di scambio è quindi facilmente intuibile; in un determinato territorio, preferibilmente circoscritto e con una forte presenza criminale, ci sono ‘referenti’ che controllano e muovono un dato numero di voti.

Questi referenti prendono contatti con il politico di turno che deve essere naturalmente accondiscendente (ma immaginiamo non sia così difficile trovarne), e ‘offrono’ il pacchetto di voti che controllano.

Naturalmente non gratis né per ideologia o fede politica. 
All’ultimo posto, come detto, l’elettore che non conta niente e che è disposto a vendere il proprio voto; magari in cambio di un tozzo di pane o giù di lì.

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Chi sono i “referenti” che controllano, muovono e offrono i voti?

Spesso sono i c.d. “capibastone” persone legate alla malavita organizzata ma non solo.

C’è anche chi si muove in una sorta di marketing del voto .

Ovvero chi per “professione” attraverso i social e organizzando eventi crea un gruppo numeroso di potenziali elettori, sopratutto giovani, e forte di questo bacino, lo mette a disposizione al miglior offerente.

C’è infine chi, per lo più nei piccoli comuni di provincia, grazie ad una certa influenza sul territorio (industriali, commercianti, professionisti ecc) ha un proprio bacino di fedelissimi a cui a saputo elargire nel tempo aiuti, favori o semplice amicizia, e riesce a sponsorizzare in maniera “pesante” questo o quel candidato.

Alle elezioni comunali di Magenta del 2007 sul nostro famosi “muro” ( siamo tutti orfani del muro di Malagenta…!!) molti ricorderanno ancora come gli amici del “Pantera” maghe e maghetti vari si trovarono a distribuire fuori dai seggi elettorali dapprima i santini di un candidato Sindaco e poi con un repentino ed improvviso cambio di disposizioni, a distribuire quelli di un altro…

Lo staff di Malagenta.it