BENZINA SUL FUOCO! ( Parte prima)

LA NOSTRA STORIA ITALIANA si arricchisce di un nuovo entusiasmante  capitolo (sigh!).

Ci eravamo lasciati il 5 agosto 2016 con la promessa che vi avremmo dato conto dell’esito dell’imminente  visita  alla Litoart (link) nell’ambito del procedimento di rilascio del CPI (Certificato Prevenzione Incendi).

Il funzionario incaricato era niente di meno che, il vice comandante dei vigili del fuoco di Milano, Dott. Davide Frantantonio , già indagato nell’inchiesta di Torino (link).

E’ vero, siamo un pochino in ritardo, ma capirete presto che è un ritardo ampiamente giustificato.

Prima però dobbiamo fare un passo indietro.

L’attività della Litoart  non è un’attività “normata” , nel senso che non esiste un protocollo unico di prescrizioni  antincendio da seguire, a differenza di come avviene, ad esempio, per gli alberghi.

In questi casi, la prassi è incaricare un professionista , che prepara un progetto “su misura” e che lo porta in discussione al funzionario dei Vigili del fuoco preposto.

Nel dibattimento informale emergono le eventuali modifiche  al progetto e le prescrizioni del caso.

Una volta approvato il progetto, si eseguono tutti i lavori indicati e alla fine si presenta la famosa SCIA  ANTINCENDIO, indispensabile ai fini dell’agibilità,

Entro i 90 giorni successivi alla presentazione, i vigili del fuoco contatteranno l’azienda per effettuare il sopralluogo, e controllare così che i lavori siano stati davvero effettuati.

L’appuntamento con la Litoart era stato fissato appunto l’8 agosto 2016.

Com’è finita? Un po’ di pazienza..

I Sandon avevano affidato l’incarico per tutto quanto sopra all’ ing. Onesti ( nome di fantasia) il quale nel dicembre 2015 aveva presentato il nuovo progetto antincendio (relazione tecnica).(link)

L’ing. Onesti, per inciso, è stato scelto in quanto collaboratore di una grossa società che opera a livello nazionale nell’ambito della sicurezza e dell’antincendio,  che abbiamo scoperto essere parte della galassia delle famose cooperative rosse, società che nella vicenda chiameremo ( per ora) con il nome di fantasia di Firefox spa.

Ebbene, l’ing. Onesti, in qualità di super – mega esperto, che viaggia in luxury suv, aveva inserito nel progetto antincendio una cosettina che si sarebbe rivelata una vera e proprie bomba a tempo…

A pagina 35 della relazione tecnica (progetto)  , si legge: (omiss)..Saranno installati impianti di rivelazione incendi …omissis..il sistema sarà conferme alla norma UNI EN 54-12 ed alla UNI 9795.

A maggio 2016, in sede di presentazione della documentazione ai fini di ottenimento della SCIA, l’ing. Onesti in qualità di collaboratore della Firefox spa,  certificava la rispondenza e corretto funzionamento non solo dell’impianto di rivelazione incendi di cui sopra ma anche  dell’impianto di evacuazione fumi e calore secondo la norma UNI 9494.

Ma che roba è?

Per semplificare diciamo subito che si tratta di impianti tecnici molto complessi, molto costosi e che richiedono parecchio tempo per l’ installazione ed il collaudo.

L’ing.Onesti si è spinto oltre,  fino ad asseverare la la conformità delle opere, peccato che entrambe fossero inesistenti! (link)

I Sandon, ancora oggi non si capacitano di come si sia potuto arrivare a tanto!

Arriviamo così al fatidico 8 agosto 2016, data della visita.

“TRAPPOLA ?” FASE II

Alla presenza dei Sandon, dell’ing.Riva ( tecnico che assiste i Sandon nelle pratiche edilizie con il Comune di Bernate Ticino), e di molti altri testimoni, oltre naturalmente all’ing. Onesti, il “brillante” Frantantonio durante la riunione conclusiva, affermava, con ragione, di non aver visto gli impianti dichiarati nella documentazione presentata e  che quindi sarà costretto a farne la prescrizione!

Proprio perchè, “brillante”, invitava i presenti ad andarsene tranquilli in vacanza, poi a settembre, avrebbe inviato la lettera ufficiale delle  prescrizioni.

Dovete sapere che dal ricevimento della lettera decorrono i 45 giorni di tempo, perentori ed improrogabili, per attuare le prescrizioni.

E se non si riusciva a realizzare gli impianti in tempo?

A quel punto i Vigili del fuoco avrebbero inviato una comunicazione al Comune di Bernate Ticino per i provvedimenti del caso, che tradotto significa una sola cosa: chiusura dell’attività..brrrrrrr!

A meno che..

“TRAPPOLA ?” FASE III

… A meno che non si decideva di rifare completamente il progetto, stralciando ovviamente gli impianti di rivelazione ed evacuazione fumi.

In questo senso spingeva convinto l’ing. Onesti, e ne aveva ben donde!

IL DILEMMA

REALIZZARE GLI IMPIANTI O RIFARE IL PROGETTO?

La questione non si dovrebbe nemmeno porre.

Realizzare gli impianti richiede un pacco di soldi e di tempo, rifare il progetto ci vuole un attimo e costa molto meno!

Come aiutino supplementare per spingere verso la soluzione in apparenza più logica, cioè rifare il progetto, arriva inaspettatamente il 16 agosto 2016 la famosa lettera con le prescrizioni dei VVFF ..altro che andare in vacanza tranquilli, vero  Frantantonio?!?

E poi, perchè ti sei dimenticato di citare gli altri presenti alla riunione, come l’ing.Riva? Colpa del solleone? (link)

MA SOPRATUTTO PERCHE’ TUTTI SPINGEVANO PER  FAR RIFARE IL PROGETTO?

Forse perchè  avevano a cuore le sorti ed il portafoglio dei Sandon?

Forse perchè era la soluzione migliore?

C’entra ancora una volta il PGT di Bernate Ticino (link) ?

Per saperlo dovete aspettare la seconda parte o chiedere all’Amministrazione Comunale  di Bernate Ticino.

…CONTINUA…

Lo Staff di Malagenta.it