BERNATE TICINO: RICORSO AL CONSIGLIO DI STATO (scarica il ricorso ufficiale)

IMMAGINATE DI VOLER COSTRUIRE REGOLARMENTE UN IMMOBILE INDUSTRIALE DAL VALORE COMPLESSIVO DI QUALCHE MILIONE DI EURO.

Presentate la documentazione per ottenere il Permesso a costruire, iniziate i lavori e una volta terminato provvedete al suo accatastamento e sulla base della rendita pagate l’IMU ( Quasi 17mila euri annui)…

Dovete anche rispettare molte altre normative per ottenere l’agibilità e il CPI ( Certificato Prevenzione Incendi).

Dopo tutto questo, scoprite che il vostro immobile non compare sulle cartografie comunali e di PGT, pensate ad un errore e invece no!

Scoprite infatti che dopo soli 4 anni dalla costruzione, sulla variante di PGT vengono previsti due bei varchi ecologici non già sopra la sagoma del vostro nuovo immobile, ma ancora sulla sagoma del vecchio capannone che avete demolito per costruire il nuovo.

Scoprite anche, che una volta che il Comune ritira ( è costretto a ritirare) la scellerata variante di PGT dei varchi ecologici, anche in tutte le successive varianti di PGT il Comune non rileva mai nelle cartografie la sagoma del vostro immobile.

Presentate diverse osservazioni, per far correggere la “svista”… tutte respinte all’unanimità, opposizione compresa!

Presentate allora ricorso al TAR, respinto pure quello!

E qui spendiamo alcune considerazioni.

Il TAR della Lombardia sul punto così si esprime: “Anzitutto, deve evidenziarsi che le ricorrenti ( le società dei Sandon) non contestano che lo strumento urbanistico ignori l’esistenza del capannone sull’area, bensì che esso non sia rappresentato in pianta e che non sia riportata la campitura...omissis non è abnorme né illogico che il Comune non effettui, per ogni immobile presente sul territorio, un rilievo in loco e una rappresentazione in pianta dei fabbricati, poiché tali elementi – come correttamente evidenziato in sede di controdeduzioni – rileveranno e saranno valutati in sede di rilascio di eventuali titoli edilizi.

Traduciamo: dato che l’avv. Aldo Russo ( legale dei Sandon e pare ex allievo dall’avv.to Boscolo, legale del Comune) non ha scritto nel ricorso, che il capannone è ignorato dal PGT, ma ha scritto che deve esserne riportata la campitura e la messa in pianta, queste due operazioni ( riporto campitura e messa in pianta) sono due operazioni che sono effettuate dai tecnici comunali quando escono a fare i rilievi in sede di rilascio di un titolo edilizio, ed è impensabile che i poveri tecnici escano a fare tali rilievi per tutti gli immobili del Comune presenti sulle cartografie.

Insomma era sufficiente scrivere che il capannone era, ignorato, I G N O R A T O, et voilà il TAR avrebbe intimato al Comune di disegnarlo sul PGT, invece avendo usato una terminologia differente i Sandon si attaccano al tram…

Certo che anche l’areoplanino che passa a fare le foto sul territorio comunale ( rilevazioni aerofotogrammetriche) necessarie a redigere le cartografiche, come ha fatto a non fotografare solo il capannone dei Sandon, mentre le confinanti officina dei fratelli Garavaglia e della Cascina Leopoldina Nuova si ?

Dato che le fotografie riportano la realtà dei fatti, se il capannone dei Sandon non c’è i casi sono due, o una qualche manina ha taroccato la foto oppure c’è stata sulla zona una tempesta di radiazioni cosmiche che ha impedito la riproduzione del capannone.

Peccato che chiunque può vederlo con Google maps.

L’avvocato del Comune di Bernate, Emanuele Boscolo, sul punto, aveva contro dedotto al TAR che : Il rigetto dell’osservazione ( dei Sandon) non ha determinato alcuna lesione. (omissis) La mancata rappresentazione ( del fabbricato) entro la documentazione di piano non avrebbe alcuna conseguenza sul versante edilizio (né su quello tributario: sottoposizione ad IMU):…

Se ignorare l’immobile dei Sandon, non ha determinato alcuna lesione , allora esimio Prof Boscolo, proviamo a cancellare il suo studio dalle cartografie del Comune di Angera o la sua abitazione, e poi provi a metterli in vendita o a garanzia di un credito bancario e vediamo cosa succede..

Ancora, se la mancata rappresentazione del fabbricato non avrebbe alcuna conseguenza sul versante edilizio , allora perchè il Comune si ostina a non disegnarlo?

Noi di Malagenta.it abbiamo già spiegato il perchè:

MANCATO JACKPOT ?

Ma ora i Sandon hanno deciso di continuare la loro battaglia per veder riconosciuto il diritto di rappresentata la realtà dei fatti, ovvero l’esistenza del loro immobile regolare e non abusivo, sulle cartografie comunali e di PGT e così hanno dato mandato all’avvocato Loschiavo Salvatore di presentare ricorso al Consiglio di Stato.

Qui di seguito trovate il ricorso ufficiale notificato il 09 settembre 2021 alla controparte ( Comune di Bernate Ticino e Città Metropolitana) entro e non oltre l’8 ottobre 2021, l’avvocato Loschiavo dovrà presentarlo al Consiglio di Stato.

Lo staff di Malagenta.it