“FOLLI” PER L’ACQUA .

Alessandro Folli da anni Presidente del Consorzio ETVilloresi è stato rieletto lo scorso 18 aprile anche presidente di SNEBI ( Sindacato Nazionale Enti Bonifica ed Irrigazione) insomma un vero “signore” dell’acqua.

Ma nonostante le sue due poltrone, due, non ha ancora il potere di far piovere, ma forse, potrebbe fare qualcosina di più, questo almeno il senso di una segnalazione ricevuta e che pubblichiamo qui sotto, mitigando i toni in alcuni punti:

<< In questa primavera, nell’indifferenza generale nella fascia di risorgive che va da Settimo Milanese a Magenta è successa una catastrofe ecologica.

A Sedriano ci sono i fontanili: Casa, Marzon, Cavo delle Rane, Fagnana, Battistino, Magna, Gallarata, Barbirolo, Testa delle Volpi, Beché, Testa Lunga.
Tranne il Fagnana, nella cui testa è rimasta un po’ di Acqua impaludata e forse senza vita, si sono totalmente prosciugati tutti.
Questo significa che è totalmente scomparsa una fauna ittica, in parte endemica, che sopravviveva dal tempo del prosciugamento delle paludi, nell’epoca tardo imperiale e altomedievale, e che scomparirà quasi totalmente la fauna bentonica e la fauna di ripa.
Risparmiando l’elenco di quanto sta succedendo negli altri paesi, basti dire che nel Parco Arcadia di Bareggio nonostante che i gestori del parco stiano immettendo un flusso d’acqua pompata dalla falda profonda,  valutabile in almeno trenta litri al secondo, metà della testa del fontanile Laghetto si è prosciugata.
La causa di questo disastro mai accaduto in secoli di storia, oltre che da fattori climatici, dipende dalla locale azione umana.
Ci sono specifiche colpe del Consorzio Villoresi?
Perché la dirigenza del Consorzio ha deciso di posticipare la riapertura del Canale Villoresi, che solitamente avviene prima della metà di aprile, e quest’anno era stata programmata per il 17 del suddetto mese, rinviandola al 26 aprile?

Forse perché si vogliono rendere inattivi i pochi fontanili che ancora vengono usati per scopi irrigui e rendere improba la pratica adottata da diversi agricoltori, di pompare l’acqua dalla falda per l’irrigazione, anziché acquistarla dal Consorzio?

Pompare l’acqua dalla falda è una pratica deleteria che andrebbe combattuta con sistemi giuridici, e non prosciugando la falda.
Per la fauna dei Fontanili di Sedriano e di gran parte delle risorgive dei paesi vicini, ormai non c’è più niente da fare.

Ma per fortuna ci sono delle risorgive come ad esempio il Borghese, il Nuovo, il Graratta, il Fontaninetto a Bareggio, dove la vita ancora resiste, ma dove difficilmente resisterebbe un’altra settimana, anche a causa dell’aumento della temperatura primaverile.>>

Se il Consorzio ETVilloresi vuole replicare siamo come sempre disponibili a pubblicare integralmente sul nostro blog.

Intanto, come si legge sul sito del Consorzio (link) il 27 aprile 2023 (domani ndr) in mattinata, si riunirà il Tavolo Regionale per l’utilizzo in agricoltura della risorsa idrica per fare il punto della situazione. Il Consorzio, oltre a ritardare l’avvio della stagione irrigua per conservare acqua negli invasi alla luce anche dell’anticipazione della riduzione estiva del deflusso minimo vitale/ecologico da 24 a 17 mc/s, sta mettendo a punto una serie di misure anti-siccità nel caso si dovesse riproporre una crisi idrica come quello della scorsa stagione.

La guerra dell’acqua lombarda è iniziata…

Lo staff di Malagenta.it