PIROMALLI E MANCUSO NUMERI UNO.

AVEVAMO GIA’ SCRITTO DELLO SCANDALOSO SILENZIO, ANZI DELLE ACCUSE RIVOLTE AL PM NICOLA GRATTERI PER I 334 ARRESTI EFFETTUATI NELL’ OPERAZIONE “RINASCITA -SCOTT” (LINK).

Uno degli arrestati è l’avvocato penalista ed ex Senatore di Forza Italia ( Ma dai?) Giancarlo Pittelli.

ll gip del Tribunale di Catanzaro, Barbara Saccà, ha chiarito i rapporti tra l’avvocato Giancarlo Pittelli con il clan Mancuso, la massoneria e pezzi di stato deviato come il colonnello dei carabinieri Naselli e il maresciallo della Finanza Michele Marinaro. (link)

In una intercettazione telefonica il Pittelli afferma “La prima persona che Dell’Utri contattò per la formazione di Forza Italia fu Piromalli a Gioia Tauro”. Lo stesso Pittelli, commentando un articolo pubblicato su Il Fatto Quotidiano riguardo alla “trattativa Stato-mafia”, aggiunge: “Berlusconi è fottuto. Berlusconi è fottuto“.

Prendetevi due minuti ed ascoltatevi l’intercettazione:

Ma non è finita qui.

Come scrive oggi Marco Travaglio nel suo editoriale , il forzista Pittelli ai domiciliari per concorso esterno in ndrangheta scrive alla ministra di FI , Mara Carfagna per chiederle di aiutarlo “in qualunque modo” E ritorna in carcere perchè non poteva comunicare con nessuno salvo i familiari conviventi.

Nella lettera, continua Travaglio, oltre ai consueti insulti agli inquirenti, che sono una specialità della casa (“sono un innocente finito nelle grinfie di folli”, cioè di Gratteri che “manipola” intercettazioni e inventa “accuse folli” e di giudici “asserviti”), il galeotto annuncia alla ministra: “Stiamo preparando un’interrogazione parlamentare che Vittorio Sgarbi proporrà quale primo firmatario. Piero Sansonetti, che non mi ha mai abbandonato, conosce tutti gli atti e i particolari dell’inchiesta”.
Cioè: il detenuto sospettato di ’ndrangheta prepara un’interrogazione che un deputato-postino (Sgarbi: ma tu pensa) presenterà come farina del suo sacco e i soliti trombettieri rilanceranno in edicola. Gran finale: “Per eventuali comunicazioni ti lascio il recapito di mia moglie…. Le tue telefonate come ben sai sono tutelate ex articolo 68…”.
Cioè chiede a una ministra – suscitandole prevedibile imbarazzo e forse anche un po’ d’inquietudine – di chiamarlo sul numero della moglie, così né lei né lui saranno intercettabili. Di qui il riarresto, perché – scrive il giudice di Vibo Valentia – Pittelli vuole “instaurare contatti” per “incidere sul regolare svolgimento del processo”. Cose che accadono quando si manda al governo la Banda B. e, soprattutto, si medita di lasciarla lì anche in futuro.

Lo Staff di Malagenta.it