BESTIE SOCIAL.

SPACCIARE MENZOGNE COME VERITA’ E CONDIZIONARE L’OPINIONE PUBBLICA, questo il fine ultimo.

Per conseguire l’obiettivo serve una struttura ad hoc che impieghi giornalisti asserviti.

Siamo nel 2011 e scoppia lo scandalo della STRUTTURA DELTA in RAI al servizio di Silvio Berlusconi.

In sintesi, come scriveva Repubblica: In Rai, nel sistema pubblico televisivo, è stata all’opera – e nessuno può escludere che ancora lo sia, se solo si guarda a quel che combina ogni sera il direttore del Tg1 – un sodalizio che, al servizio di un solo uomo, proprietario di Mediaset e capo del governo, ha manipolato l’informazione. Ha corrotto il linguaggio. Ha falsificato la realtà. Ha concordato l’agenda dell’attenzione pubblica con il network concorrente. Ha schedato, discriminato e danneggiato i discordi, ovunque fossero in quell’azienda: nelle redazioni, sul palcoscenico, tra i funzionari e dirigenti della Rai. ( link )

Che l’informazione Italiana sia scandalosamente asservita non già alla realtà dei fatti ma ai poteri forti lo certifica il 41° posto dell’Italia nella classifica mondiale della libertà di stampa.

Ovviamente ci sono giornalisti seri ed onesti che fanno bene il loro lavoro e per questo devono essere querelati, perseguiti, minacciati , infangati.

La Lega grazie alla BESTIA messa in piedi da Luca Morisi è passata dal 4% fino al 34,3% delle europee del 2019.

La narrazione de La Bestia, mitizzava Salvini ( Il Capitano) mentre addentava pane e nutella, che pasteggiava allegramente sulla xenofobia riuscendo addirittura a travestirla da legalità, che soffiava sulla “sicurezza” imbellettando la vendetta, partorendo l’idea del concorso Vinci Salvini .

Lo staff bestiale contava circa 20 persone, uno stipendio di tutto rispetto per Morisi (65 mila euro all’anno) e per il suo socio Paganella (85 mila) mentre solo su Facebook solo negli ultimi due anni la Bestia spendeva 400 mila euro. È molto più di un simbolo anche il fatto che la sede della Bestia fosse in via delle Botteghe Oscure a Roma, sede del sindacato Ugl (quello che teneva in mano l’ex sottosegretario Durigon) nonché storico indirizzo del Partito Comunista Italiano.

Ora con la dipartita di Luca Morisi, impantanato negli scandali dei droga party e festini gay, la bestia ha perso un po’ di smalto.

Veniamo all’ultima “Bestia” che avrebbe messo in piedi, l’erede naturale di Silvio Berlusconi, il rignanese Matteo Renzi.

Durante l’inchiesta sui finanziamenti alla fondazione OPEN di Renzi emerge in maniera abbastanza eloquente quello che scrive Leonardo Donno su lenotizieinunclick.it : Matteo Renzi, insieme al suo guru della comunicazione dell’epoca, Fabrizio Rondolino, aveva messo in piedi una vera e propria struttura dedicata a infangare il MoVimento 5 Stelle. Nella mail di Rondolino a Renzi, riportata dal quotidiano “La Verità”, si parla di un sistema studiato appositamente per danneggiare i rappresentanti M5S, per delegittimarli a suon di dossier confezionati persino da investigatori privati. E si fanno nomi e cognomi: Renzi e Rondolino fanno riferimento a “notizie, indiscrezioni, rivelazioni mirate a distruggere l’immagine pubblica di Grillo, Di Maio, Di Battista, Fico, Taverna, Lombardi, Raggi, Appendino, Davide Casaleggio (e la sua società), Travaglio e Scanzi”.Avete capito? Quel Matteo Renzi che si lamenta di subire troppi attacchi sui social e di essere preso di mira dai magistrati, lavorava solo ed esclusivamente per distruggere il MoVimento 5 Stelle.Altro che interessi degli italiani, questo era ed è il suo unico fine politico! Adesso però Matteo Renzi non può restare in silenzio o cavarsela con le solite battutine da bulletto. Dovrà spiegare un po’ di cose anche a noi e tutti gli italiani che ha preso in giro per anni!

E voi da quale bestia vi siete fatti influenzare?

Lo staff di Malagenta.it

foto di copertina ripresa da : blog lucianoodorisio.it anno 2019