SUGLI SCUDI.

NIENTE DA FARE, I PM MILANESI CHE INDAGANO SUOI DANE’ DELL’ATTILIO IN SVIZZERA SI SONO VISTI FARE IL GESTO DELL’OMBRELLO SULLA RICHIESTA DI INFORMAZIONI INOLTRATA AGLI ELVETICI.

Del mistero dei conti svizzeri in UBS Lugano, detenuti dal Governatore della Lombardia, ne abbiamo parlato in modo semplice, ma approfondito, nel nostro redazionale:

RICCO A SUA INSAPUTA (SPIEGATO SEMPLICE!)

Per gli svizzeri, non ci sono però i requisiti per dare assistenza giudiziaria transnazionale, e così i PM titolari dell’inchiesta si dovranno rassegnare all’archiviazione.

L’avvocato di Fontana, Jacopo Pensa, fa sapere che i documenti che tempo fa ha consegnato alla Procura, in cui avrebbe ricostruito la movimentazione del conto fin dagli anni Settanta, sciolgono ogni dubbio sulla provenienza del denaro.

Ma come raccontato nel gennaio 2021 da Domani, l’approfondimento sui conti che ruotano intorno ad Attilio Fontana e famiglia è ben più vasta del conto materno scudato per 5,3 milioni di euro.

Grazie anche alle segnalazioni dell’Uif di Banca d’Italia sono finiti sotto la lente i conti svizzeri della moglie Roberta Dini, la quale era anche proprietaria di società immobiliari oggi in liquidazione.

Non solo: con l’introduzione della “voluntary disclosure” hanno approfittato per sistemare le pendenze tributarie anche i suoceri di Fontana, imprenditori nel campo dell’abbigliamento con la Dama, l’azienda conosciuta per il marchio Paul&Shark da cui è partita tutta l’indagine penale che ha investito l’avvocato e politico leghista ( Ricordate i famosi camici acquistati da Regione Lombardia proprio dal cognato di Fontana?).

Dalle carte in mano agli investigatori emerge che sono stati fatti rientrare capitali nascosti in Estonia, Svizzera e a Curaçao, nelle Antille olandesi «in violazione degli obblighi di dichiarazione dei redditi e di monitoraggio fiscale». Milioni di euro legati proprio alle attività dell’azienda di famiglia che avevano preso il largo con discrezione.

Bicarbonato per tutti.

Lo staff di Malagenta.it